Governo inglese dice alle scuole di fornire contraccettivi e abortivi alle più giovani senza il consenso dei genitori

 di Leone Grotti

Invia per Email Stampa

Marzo 27, 2014 

L’obiettivo è ridurre le gravidanze precoci, problema che allarma il Regno Unito da 40 anni. Ma «un buon sistema contraccettivo tagliato su misura di ciascuno» non basta

gravidanze_giovanissime_tredicenni_southampton_0-jpg-crop_displayNel Regno Unito sono state diffuse delle nuove linee guida che chiedono a tutte le scuole di Inghilterra e Galles di fornire gratuitamente alle alunne contraccettivi e pillole abortive per contrastare le gravidanze minorili, problema che affligge il paese da almeno quattro decenni.

DATI ALLARMANTI. Nonostante gli ultimi dati diffusi dal governo indichino che nel 2012 le gravidanze precoci sono scese al minimo da 40 anni a questa parte, i numeri restano allarmanti: nel 2012 ci sono state 27.834 gravidanze sotto i 18 anni (in Italia siamo sotto le 10 mila), 5.432 sotto i 16 e diverse centinaia (non ci sono numeri ufficiali) sotto i 14.

«CONTRACCETTIVI DI EMERGENZA». Per questo il National Institute for Health and Care Excellence (Nice) chiede alle scuole di rendere «immediatamente accessibili» alle ragazze «preservativi gratis» ma anche «la pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo e la spirale intrauterina». «Incoraggiando le giovani a considerare e scegliere la più adatta forma di contraccezione per i loro bisogni futuri», le scuole dovranno anche consegnare «contraccettivi di emergenza» alle ragazze «da tenere in casa». Così, pronti per l’uso.

«SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI». Nonostante la legge vieti di dare le pillole come EllaOne e Levonelle alle ragazze sotto i 16 anni, la guida di Nice se ne infischia e avvisa: «Bisogna sapere che vanno forniti anche senza che i genitori lo sappiano o abbiano dato il consenso». E qualora alle scuole, «o ad altri fornitori di servizi sanitari», venga richiesta dalle giovani la pillola, «bisogna anche sempre dare i preservativi». Non si sa mai.

COSTO PER LO STATO. La guida di Nice non prevede in alcun modo un’educazione al valore del rapporto tra uomo e donna, al rispetto del proprio corpo o all’importanza della fedeltà e dell’impegno in una relazione.
Non importa infatti se le ragazzine vanno con il primo ragazzino che gli capita a tiro, l’unica cosa che conta è che abbiano il preservativo in tasca. Anche, e soprattutto, per ragioni economiche: «Gravidanze precoci indesiderate non rappresentano solo un grattacapo per le più giovani, ma anche un costo [per lo Stato], che per l’aborto delle under 25 spende circa 53 milioni di sterline (63 milioni di euro, ndr) ogni anno».

SANITÀ IN CRISI. Il Sistema sanitario nazionale inglese sta attraversando una crisi senza precedenti, caratterizzata da ospedali locali «tecnicamente falliti» a causa delle centinaia di milioni di sterline di debiti accumulati. A causa della crisi finanziaria e dell’invecchiamento della popolazione, il governo inglese ha bisogno di fare tagli al sistema per 15 miliardi se non vuole collassare.
Ecco perché Londra spera che basti obbligare le scuole a sommergere di lattice le ragazzine per far risparmiare lo Stato. Anche se a giudicare dai numeri, «un buon sistema contraccettivo tagliato su misura di ciascuno» non basta.

@LeoneGrotti

Precedente “Effetto Francesco”, media Usa: è una nuova era per gay cattolici Successivo 28 marzo. Da: I Quaderni del 1944 di Maria Valtorta